La stampa su tessuto: ecco cosa devi sapere

Che cos’è la stampa tessile e quando nasce

È un processo di applicazione del colore su di un pezzo di tessuto per ottenere determinate immagini e disegni. Esiste fin dall’antichità e si sviluppa nel corso dei secoli e nei diversi paesi con alcune variazioni tecniche. Se parliamo di storia i paesi che ci vengono in mente per la stampa su tessuto sono sicuramente Egitto, India e Cina.
Anticamente la stampa veniva realizzata tramite matrici di legno con la tecnica a tampone o a timbro che consisteva nell’incidere un blocco di legno con il disegno che si voleva trasferire per poi utilizzarlo come un timbro per stampare sul tessuto. Successivamente l’incisione del legno fu sostituita da un profilo metallico.
Fino al XVII secolo i colori utilizzati per la stampa erano gli stessi usati in pittura, con all’interno una base di sostanze oleose che creava ovviamente problemi a chi li indossava e limitava molto la diffusione della stampa soprattutto nei tessuti ricamati e operati.
Nel 1600 gli olandesi introdussero in Europa la stampa batik, (di origine indonesiana) che permetteva di utilizzare i colori tintorei ottenendo dei risultati più performanti. Questa tecnica portò ad una maggiore diffusione della stampa su tessuto, tant’è che si cominciò a studiare e cercare soluzione per rendere automatizzata la produzione di stoffe stampate.
Le due rivoluzioni più importanti che portarono alla nascita della stampa tessile moderna, sono la nascita dei coloranti chimici di sintesi (scoperta dell’inglese William Henry Perkin) e l’invenzione della stampa a quadro (grazie all’inglese Samuel Simon che nel 1907 brevetta il quadro da stampa).
Alla fine del ‘900, con l’introduzione della stampa digitale o ink-jet si introduce un nuovo tipo di stampa dove non serve più uno strumento per trasferire il disegno sul tessuto perché lo fa direttamente la macchina.

 

Quale tecnica scegliere?

Non esiste una tecnica migliore di un’altra, dipende innanzitutto dal tipo di tessuto che viene utilizzato e dal risultato che si vuole ottenere.

 

La serigrafia

La serigrafia è senza dubbio la tecnica più diffusa, economica e conveniente se si devono stampare grandi quantità con la stessa immagine.

Come funziona la stampa serigrafica su tessuto?

  • Il processo si basa sull’utilizzo di telai serigrafici, e questa è la parte più laboriosa di tutto il processo perché bisogna creare un telaio per ogni colore presente nel disegno da stampare. Ogni telaio viene reso impermeabile, tranne che nella parte in cui è riprodotta l’immagine da stampare, che invece viene caricata d’inchiostro.
  • Nella fase di stampa, il telaio viene fatto aderire alla maglietta e il colore filtra attraverso la parte che non è stata impermeabilizzata, e si attacca al tessuto.
    Questo passaggio viene ripetuto per ogni livello di colore e dopo ogni passaggio, l’inchiostro deve essere fatto asciugare.
    Il tutto può essere realizzato anche a mano, ma ovviamente, se dobbiamo realizzare grandi quantità, una stampante serigrafica è molto più comoda e veloce.
  • Una volta concluso il lavoro, i telai devono essere puliti sia dall’inchiostro che dalle sostanze emulsionanti utilizzate.

 

Magliette personalizzate con logo aziendale

 

La serigrafia è molto conveniente ed economica se si devono stampare grandi quantità. Anche se le immagini finali hanno una risoluzione leggermente più bassa rispetto alla stampa digitale, questa tecnica ha diversi vantaggi:

  • Ti permette di stampare su qualsiasi tessuto, cosa che non è altrettanto semplice da fare con la stampa digitale;
  • Ti permette di decidere lo spessore dello strato di colore, a seconda dell’effetto che si vuole ottenere (esempio stampe in rilievo);
  • Ti permette di creare “stampe funzionali”, quindi non solo ottenere un effetto estetico ma anche una finalità tecnica e pratica;
  • È una tecnica versatile che ti permette di creare effetti visivi e tattili diversi e originali;
  • Può essere abbinata ad altre tecniche di stampa (come quella digitale per esempio).

 

La stampa a caldo

Come abbiamo detto la serigrafia è molto utile per stampare grandi quantità, ma se abbiamo la necessità di stampare pochi pezzi, si può utilizzare la stampa a caldo (o stampa termoadesiva), con l’utilizzo di una termopressa.
In questa tecnica di stampa diretta, il trasferimento della pellicola è ottenuto dall’effetto della pressione e del calore.
Verrà realizzato un file che verrà poi stampato e/o tagliato in appositi supporti termoadesivi. Gli adesivi possono essere stampati in quadricomia, monocolore con particolari effetti come il glitterato, il metalizzato, il fluo ecc.

I vantaggi della stampa a caldo sono:

  • È adatta a diversi tipi di tessuto (cotone, poliestere, nylon, acrilici ecc.)
  • È molto resistente;
  • È economica per pochi pezzi.

 

La stampa digitale

La stampa digitale su tessuto viene utilizzata per stampare prototipi o pezzi unici come le poltrone che abbiamo realizzato nella foto qui sotto.

 

 

Anche le borse sono state stampate in digitale e successivamente è stato fatto un passeggio in trasparente per garantire una maggiore tenuta del colore.

 

 

I vantaggi della tecnica digitale sono diversi:

  • questa tecnica va bene con qualsiasi fibra (felpe, tessuto d’arredo, magliette ecc.);
  • i tempi richiesti sono brevi;
  • i costi sono contenuti perché manca il telaio serigrafico e grazie alla quadricomia e alla tecnica digitale, è possibile realizzare stampe di altissima qualità e immagini molto complesse.
  • Con questa tecnica i coloranti non si limitano ad aderire ai tessuti, ma penetrano in profondità, attaccandosi alle fibre in modo tale che è impossibile dividerli.

 

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