La tampografia (oppure stampa a tampone) è una tecnica di stampa di origine più recente rispetto alla serigrafia che permette di trasferire stampe bidimensionali in materiali e oggetti in 3D.
Nella pratica, la tampografia permette di superare l’unico limite imposto dalla serigrafia: non è più necessario infatti che la superficie di stampa sia piana perché grazie ad un tampone morbido (i più diffusi sono in silicone) è possibile riprodurre disegni, loghi e scritte su superfici concave, convesse o comunque irregolari.
Questa tecnica di stampa prevede quindi un tampone morbido che trasferisce l’inchiostro da un fotopolimero (detto anche clichè tampografico) sulla superficie da stampare. Ciò permette, oltre ad un alto livello di precisione, anche a possibilità di riprodurre anche tratti molto sottili con nitidezza.
Un’altra caratteristica di questa tecnica riguarda la possibilità di utilizzare infiniti colori: nella tampografia non ci sono infatti limiti in termini di quantità, sfumature ed effetti! Colori brillanti, tinte pastello, sfumature, effetti… tutto quello che puoi immaginare è possibile in tampografia!
Tampografia: alcuni esempi
Per capire meglio gli effetti di questa tecnica possiamo pensare ai loghi di molti prodotti, come quelli apposti nella stanghetta degli occhiali oppure ai quadranti degli orologi (si dice infatti che la tampografia inizialmente fu utilizzata dai maestri orologiai svizzeri per la stampa dei quadranti degli orologi, ndr ).
Un altro esempio di tampografia lo hai tra le mani: il logo del tuo smartphone o del tuo notebook, oppure i tasti della tastiera del pc sono sicuramente tutti tampografati.
A livello industriale invece possiamo trovare la tampografia nelle manopole dei forni, nei flaconi, telecomandi, dispositivi e macchinari in genere.
Consulta il nostro portfolio per vedere ciò che abbiamo realizzato grazie a questa tecnica.
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